Come recuperare un seminterrato per renderlo abitabile

Il recupero del seminterrato sta acquistando sempre maggior importanza. In passato era un locale buio dove riporre oggetti inutilizzati o per conservare determinati alimenti perché molto fresco e umido.

Oggi rappresenta una risorsa e più diventare quel vano jolly che mancava alla casa. Potresti trasformare il seminterrato in uno studio, un laboratorio creativo o in una stanza giochi per i bambini.

Per adibirlo agli usi più diversi il locale deve però essere sottoposto a lavori edilizi, affinché abbia i requisiti a norma di legge per viverci. In questo articolo vediamo quali sono i passi da fare per trasformare il seminterrato nella camera in più che tanto ci manca.

Cos’è il seminterrato

La definizione di seminterrato è quella di un piano di un immobile con il pavimento che si trova ad una quota più bassa rispetto a quella del terreno vicino. Questo spazio ha solitamente il soffitto ad un’altezza superiore a quella del terreno situato in aderenza all’edificio.

Il seminterrato ha la tra le sue caratteristiche quella di avere pareti circondate dal terreno, finestre molto alte e inarrivabili da terra e un’altezza interna più bassa di quella delle abitazioni standard.

Come recuperare un seminterrato

L’iter per provvedere al recupero del seminterrato va affidato ad una ditta specializzata in interventi edilizi che provvederà a rendere abitabile il locale. Vediamo quali sono i lavori principali da fare.

Isolamento termico

Spesso i locali posti ad un’altezza più bassa rispetto alla sede stradale sono soggetti a umidità e muffe nonché ad infiltrazioni di acqua. Per essere vivibile il seminterrato dovrà essere un ambiente sano e salubre. Occorre dunque realizzare un cappotto termico interno in modo da isolare la stanza, anche se si tratta di un lavoro abbastanza costoso.

Scannafosso

Lo scannafosso è un’intercapedine aerata che permette il passaggio continuo dell’aria in modo che i muri esterni rimangano asciutti. Si tratta di un intervento che in molti posti è obbligatorio per legge, nel caso si voglia ottenere l’abitabilità del seminterrato. Va costruito lungo tutto il perimetro esterno dell’edificio.

Vespaio

Un’altra intercapedine in cui passa l’aria, spesso obbligatoria da realizzare, è il vespaio aerato. A differenza dello scannafosso serve per evitare ristagni di umidità dal pavimento. Come noto l’umidità di risalita è un problema importante da non trascurare, che già si manifesta in edifici completamente fuori suolo.

Finestre

Secondo i requisiti richiesti dalla normativa, le finestre di un seminterrato devono essere apribili ed avere una grandezza pari a 1/8 della superficie del pavimento. Questo vale per le stanze come cucina, soggiorno e camera da letto. Un bagno invece può non avere la finestra purché sia dotato di adeguati sistemi di aerazione forzata.

Altezza interna

Il seminterrato prevede un’altezza per i locali principali di 2,70 metri che si abbassa a 2,55 metri nei Comuni montani sopra i 1000 metri. Per gli altri vani, come bagni e ripostigli, l’altezza deve essere di almeno 2,40 metri. Se non si raggiunge questa altezza, per legge è necessario abbassare la quota del pavimento, a meno che il Comune non conceda una deroga.

Pavimento

Arrivati al momento di realizzare il pavimento del seminterrato ci si può orientare sul parquet. Richiede un’installazione semplice e rapida ed è un rivestimento resistente alle diverse temperature e all’umidità. Per le sue caratteristiche si rivela poco soggetto alla formazione di batteri e muffe e particolarmente igienico. Visto il luogo in cui sarà utilizzato è particolarmente consigliato il parquet Boen, perché è sottoposto subito al processo di essicazione, così da evitare la formazione di crepe dopo l’installazione.

E’ disponibile in diverse varianti di colore ed inoltre è morbido e accogliente. Il parquet è la soluzione ottimale e più versatile per arredare il seminterrato ed anche quella che meglio si adatta ad un contesto classico o moderno.

Requisiti igienico-sanitari

Gli impianti devono risultare tutti a norma, da quello elettrico a quello idrico, da quello sanitario a quello termico, compreso lo scarico delle acque nere. Il seminterrato deve avere servizi igienici allacciati alla rete fognaria, anche attraverso apparecchi di pompaggio.

Vantaggi e svantaggi di un seminterrato abitabile

Il seminterrato ben realizzato garantisce un notevole risparmio in termini economici rispetto ad altre soluzioni abitative. Per gli stessi metri quadri si può spendere fino al 70% in meno. E’ un ottimo sistema per recuperare un vano inutilizzato risparmiando suolo ed ha un ingresso indipendente.

Gli unici svantaggi di vivere in un seminterrato possono essere la mancanza di una luminosità naturale adeguata, il rischio di umidità e la possibile presenza del radon, un gas radioattivo che proviene dal sottosuolo.

Conclusioni

Anche il seminterrato più buio e poco accogliente può diventare un luogo armonico e comodo. Un trucco per migliorare l’illuminazione interna è quello di utilizzare dei faretti da dislocare nei vari punti del soffitto. I giochi di luce regaleranno effetti molto piacevoli, meglio se abbinati alle tinte neutre e chiare delle pareti.

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