La finestra nell’architettura: dai romani ai giorni nostri

La finestra: quante volte al giorno la apriamo o la guardiamo senza mai lasciarci nemmeno sfiorare dall’idea che tale oggetto possa avere un’origine molto antica e che, nonostante tutto, è un immancabile pezzo della nostra attualità?

Insomma: come faremmo a vivere bene nelle nostre case, nei nostri uffici o in qualsiasi altro posto senza avere una finestra che arredi, irrori di luce l’ambiente e ci dia modo di mantenere il contatto visivo con l’esterno?

Finestre: saperne di più

Le finestre altro non sono che delle aperture di dimensioni variabili che si installano sui muri degli edifici. Esse sono in genere inserite in un telaio architettonico, per così dire, composto da davanzale, stipiti ed archi o architravi. Fin qua, niente da eccepire: in fin dei conti sappiamo tutti cos’è una finestra.

Quello che non tutti sanno è che la prima finestra con vetrata di cui si abbia memoria risale all’epoca romana. Successivamente, a Medioevo inoltrato, l’idea di dotare di vetri le finestre venne temporaneamente abbandonata per cause di forza maggiore: questo materiale era infatti di difficile reperibilità e non erano in molti a saperlo lavorare. La situazione cambiò leggermente sul finire di tale periodo storico (avete presente i grandi vetri colorati delle chiese gotiche?).

Nel corso del Rinascimento poi l’impiego del vetro per ornare i ricchi palazzi signorili divenne sempre più frequente, tanto che le finestre, in breve tempo, diventarono veri e propri oggetti d’arredamento: servivano a dar luce agli ambienti, a garantire il ricircolo d’aria, ad ammirare i paesaggi e persino ad ornare interni ed esterni.

Dall’800 in poi le finestre cominciarono ad avere un ruolo anche economico: permettevano di risparmiare, almeno entro certi limiti, risorse energetiche e di chiudere fuori il mondo con i suoi rumori e le sue temperature troppo rigide o troppo afose.

Soltanto a ‘900 inoltrato poi, uno dei più grandi architetti che la storia ricordi, Le Corbusier, rifletté parecchio su questo particolare elemento architettonico valorizzandolo e rendendolo sempre più rilevante nell’economia estetica e gestionale degli edifici.

Le finestre oggi

Al giorno d’oggi, attraversate tutte le fasi sopra descritte e conservatane la giusta memoria, le finestre sono un po’ un insieme di tutte le caratteristiche illustrate. Nella scelta possono intervenire fattori architettonici, cioè per esempio il dover mantenere lo stesso colore per tutte le finestre dello stesso palazzo e fattori estetici personali e sopratutto il materiale che gioca un ruolo importante sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda l’isolamento termico e acustico.

L’isolamento termico in particolare ha raggiunto una tale importanza che frequentemente ci sono incentivi per la sostituzione di vecchi infissi con nuove finestre. Sul sito  www.mondialdoor.it possiamo vedere un esempio a riguardo di cambio delle vecchie finestre con infissi sia in legno che in PVC. Esse però sono altamente personalizzabili sia per forma che per dimensione, sia per colore che per stile, sia ancora per materiale di realizzo che per grado di isolamento garantito.

L’importanza della finestra

A cosa serve la finestra è stato ben chiarito. Ma sapete quanto possa essere importante la sua presenza in casa?

L’illuminazione naturale degli interni, è stato ampiamente dimostrato da un discreto numero di esperti del settore, ha una sua importanza per garantire un certo livello di benessere psicofisico a chi abita in quegli ambienti.

Inoltre, non è difficile intuirlo, la presenza di una o più finestre ha una sua rilevanza al giorno d’oggi anche in materia di risparmio energetico. Alcune di esse infatti sono realizzate con tecniche e materiali che riducono la dispersione del calore (o della frescura) rendendo sempre meno necessario sprecare risorse per azionare caloriferi e condizionatori. In questo senso la scelta degli infissi diventa quindi importantissima.

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