Come progettare un edificio predisposto all’installazione di un impianto fotovoltaico

La progettazione di un edificio che sia già predisposto all’installazione di un impianto fotovoltaico deve tenere conto di molteplici fattori: non solo la posizione dell’immobile, ma anche le sue caratteristiche di tipo strutturale e tecnico, senza trascurare l’inclinazione del tetto.

Per quel che riguarda la superficie necessaria per la posa dell’impianto, in particolare, occorre fare in modo che ci sia un’area libera di non meno di 20 metri quadri; ovviamente molto dipende dalle dimensioni che la casa avrà, e quindi dal fabbisogno energetico che dovrà essere soddisfatto, destinato a incidere sulla quantità di pannelli solari necessari per l’impianto domestico.

Inclinazione ed esposizione: due aspetti importanti

Inclinazione ed esposizione sono altri due fattori che occorre prendere in considerazione con la massima attenzione. Gli esperti suggeriscono che l’inclinazione migliore per i pannelli sia intorno ai 35 gradi, e di conseguenza il tetto deve essere progettato e realizzato sulla base di questo dato.

Va comunque ribadito che gli impianti non sono tutti uguali, e dunque in base alla tipologia può essere necessario aumentare o ridurre l’inclinazione. L’edificio predisposto all’installazione di un impianto fotovoltaico, poi, deve essere progettato in maniera che i moduli siano, per quanto possibile, esposti verso sud.

Sarebbe auspicabile, inoltre, che davanti ai moduli non ci fossero ostacoli tali da causare ombra, poiché evidentemente questo comporterebbe un calo della quantità di energia prodotta. È pur vero che non è obbligatorio installare l’impianto sul tetto; si può scegliere anche un’area pianeggiante accanto all’immobile, come un giardino o un cortile.

Gli impianti fotovoltaici e il dimensionamento

Il dimensionamento di un impianto fotovoltaico rappresenta un compito abbastanza impegnativo perché è condizionato da numerosi aspetti, non solo di natura economica, ma anche di carattere tecnico.

Insomma, bisogna da un lato tenere conto delle condizioni climatiche del luogo, e dall’altro lato del budget che si ha a disposizione: solo così si può avviare una progettazione architettonica oculata e razionale. Si tratta, peraltro, di decidere se puntare unicamente sull’autoconsumo di energia o se affidarsi anche alla vendita dell’energia che si produce.

L’orientamento dei moduli

Come detto, sarebbe auspicabile fare in modo che i moduli dei pannelli fotovoltaici fossero esposti a sud, in maniera da poter ricevere la maggior quantità di raggi solari possibile. È chiaro che, in fase di progettazione e di costruzione dell’immobile, ci si può trovare di fronte a vincoli a causa dei quali le superfici non risultano esposte totalmente verso sud.

Quasi sempre, comunque, questo non è un ostacolo insormontabile, nel senso che anche un orientamento verso sud-ovest o verso sud-est è accettabile, e la riduzione di producibilità elettrica che ne deriva è minima, per quanto convenga sempre lasciare tali valutazioni a degli esperti.

La producibilità

Una questione da non sottovalutare è quella della producibilità, vale a dire la capacità effettiva di produzione di energia elettrica. In base alla tecnologia che si andrà a impiegare cambieranno i rendimenti dei moduli fotovoltaici, i quali sono calcolati a una temperatura di 25 gradi considerata come condizione di irraggiamento standard. Per il silicio amorfo il valore oscilla tra il 6 e il 10%, mentre per il silicio mono e policristallino si va da un minimo del 10 a un massimo del 15%. Altro aspetto da considerare è quello dell’efficienza di conversione.

La potenza degli impianti fotovoltaici

L’installazione dell’impianto deve essere affidata ad aziende specializzate come Gruppo Mossali, per poter usufruire non solo delle tecnologie più all’avanguardia, ma anche della competenza di esperti del settore. Per il corretto dimensionamento di un impianto occorre, prima di tutto, stabilire la potenza totale dei moduli che occorre per assecondare gli obiettivi elettrici che ci si propone di perseguire.

L’unità di misura a cui si fa riferimento è il kWp, vale a dire il kilowatt di picco, che serve a misurare la potenza nominale di un impianto fotovoltaico, e dunque dei singoli moduli. C’è da considerare che il dato di potenza nominale che viene misurato è oggettivo, nel senso che prescinde dalla variabilità tipica della radiazione solare. La superficie media che occorre per avere su un tetto inclinato 1 kilowatt di picco è pari più o meno a 8 metri quadri, ipotizzando di usare moduli monocristallini o policristallini.

Guida alla progettazione di un immobile con utenza isolata

Nel caso in cui ci si accinga a progettare un edificio con utenza isolata, e cioè senza collegamento con la rete elettrica, è indispensabile poter contare sulla disponibilità di energia elettrica anche quando le condizioni meteo sono sfavorevoli o di notte: insomma, quando non c’è radiazione solare.

Di conseguenza c’è bisogno di un sistema elettrochimico a batterie che consenta di realizzare un accumulatore di elettricità. Ci si dovrà preoccupare di dimensionare l’impianto in maniera da consentire l’accumulo di energia elettrica che dovrà essere usata in seguito oltre a soddisfare le richieste contingenti dell’utenza.

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