Ziggurat: le antiche piramidi dell’Iraq

Le ziqqurat sono le piramidi delle antiche civiltà della Mesopotamia ed ancor oggi sono dislocate anche in Turkmenistan e sull’altopiano dell’Iran. Sono delle costruzioni religiose che hanno caratteristiche simili e comuni con quelle delle più note piramidi egiziane.

Chiamate anche ziqqurat queste strutture sono formate da strati di mattoni in argilla e paglia ai quali si univano anche canne prima di essere asciugati ed essicati al sole. Proprio per i materiali che le componevano oggi la maggior parte delle ziggurat sono poco più che dei resti.

Per questo è difficile immaginarne la forma reale e anche la loro funzione: per molti studiosi esse venivano utilizzate solo nella loro parte esterna, la cui cima era raggiungibile con una rampa di scale.

La ziggurat era una sorta di monte cosmico e rappresentava il Cosmo perchè visibile da molto lontano. In genere era costruita con sette piani ed in certi casi aveva alla sommità un tempio dedicato alle divinità.

A cosa servivano

La ziggurat come detto era considerato un tempio religioso. All’interno di questa struttura nel piano più elevato era presente il santuario a cella unica. Era qui che i sacerdoti svolgevano le loro pratiche solenni, circondati dalle statue degli dei.

Nella parte intermedia della ziggurat erano presenti, con molta probabilità, gli appartamenti reali e le stanze di riunioni e di rappresentanza. Il piano più basso era quello riservato a magazzini, dispense e botteghe.

La grandiosa ziggurat di Ur

Uno degli esempi più significativi di questi palazzi-tempio è la ziggurat di Ur, situata in posizione dominante nel quartiere sacro di Ur.

Fu fatta costruire alla fine del XXI secolo dal re Ur-Nammu ed è intitolata al Dio della luna, Nannar. Il riferimento a questa divinità fa credere che i Sumeri utilizzassero la ziggurat di Ur anche come osservatorio astronomico.

Si ritiene che nel periodo di sua massima espansione Ur fosse la città più grande al mondo perchè poteva contenere oltre 30 mila persone.

Nel XVIII secolo furono fatti i primi scavi archeologici a Ur che portarono alla luce preziosi cilindri di terracotta con iscrizioni in caratteri cuneiformi. Gli studiosi ritengono che queste iscrizioni appartengono all’ultimo re di Babilonia, Nabonido.

La struttura ha una pianta rettangolare che misura 63 X 42 metri e tre livelli a terrazza di dimensioni decrescenti man mano che salgono verso l’alto. Davanti a questa parte terrazzata si trova un piano sul quale poggiano le scalinate per l’accesso.

La ziggurat di Ur è davvero monumentale e si può ammirare anche da molto lontano. In origine la sua altezza era di 26 metri ma col passare del tempo e per colpa dell’erosione oggi l’edificio ha perso ben 10 metri apparendo molto più basso.

I materiali che compongono le murature sono mattoni crudi all’interno rivesti da un grande strato di mattoni cotti. Sono tenuti insieme da un mix di calcina di fango e bitume nella parte più bassa e dalla malta in quella superiore in modo da rendere la struttura più leggera. I mattoni erano anche decorati con dei simboli.

Come per le piramidi egiziane anche la ziggurat ha altezze e livelli proporzionati. Il pano più basso è alto 12 metri e le altezze diminuiscono salendo verso l’alto. Il piano intermedio è alto 5 metri e quello più alto 3 metri.

Le pareti non si alzano in verticale ma sono leggermente inclinate verso l’interno così da regalare un effetto ottico particolare. Per raggingere la sommità la ziggurat disponeva di uno scalone centrale il cui accesso era riservato ai sacerdoti ed altre scalinate laterali per i civili. Le tre scalinate che congiungono i piani sono composte da cento gradini l’una.

La ziggurat di Ur è accessibile ai visitatori ed è visitabile però per la sua posizione geografica isolata non è molto frequentata. Si trova infatti in un luogo molto lontano da qualsiasi struttura ricettiva e non si trovano facilmente guide turistiche disponibili a raggiungerla. Il perchè è da ricercarsi forse nel fatto che nelle sue vicinanze esiste una base militare e l’accesso ai dintorni è abbastanza complicato.

Foto copertina di Hardnfast, CC BY 3.0, Collegamento.

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