Ristrutturare il tetto con le tegole: come fare e quanto costa

Può arrivare un momento provvedere alla ristrutturazione del tetto di casa. Si tratta di un intervento che di solito spaventa un po’ le persone perché non è semplicissimo (il fai da te non è consigliato) e nemmeno economico.

Eppure si tratta di un intervento che non può essere rimandato a lungo, a rimetterci infatti può essere la tua sicurezza e il tuo benessere. Meglio piuttosto affrontare sin da subito il problema in modo che non si trasformi in qualcosa di molto più serio e costoso.

Un modo comunque per risparmiare quanto meno sul costo generale del lavoro è quello di ristrutturare il tetto con le vecchie tegole ancora in buona salute, così da rientrare nel budget oppure valutare di investire quello che avanza su altri tipi di interventi.

Come ristrutturare il tetto

Il tetto ogni giorno è esposto alla forza degli agenti atmosferici e protegge dalla pioggia, dalla grandine, in estate dal caldo torrido ed in inverno dal freddo. Per mantenerlo il più a lungo possibile in buono stato è fondamentale eseguire una manutenzione ordinaria. Quando viene ben mantenuto può durare tranquillamente anche 30 anni, molto però dipende dai materiali utilizzati per la sua realizzazione.

Quando si presentano scheggiature, fessure del materiale utilizzato, infiltrazioni e scivolamento delle tegole, sono necessari degli interventi mirati, qualora i danni fossero generalizzati sarebbe necessaria una ritrutturazione completa del tetto.

Le varie fasi della ristrutturazione del tetto

Devi come prima cosa installare un ponteggio o usare una piattaforma mobile per lavorare in tutta sicurezza. Si potrebbe approfittare di questi lavori di ristrutturazione per installare una linea tetto, come questa di Tecnoliving, un sistema di sicurezza che sarà utile ogni volta che sarà necessario salire sul tetto per manutenzione o pulizia.

Le situazioni in cui sarebbe utile sarebbero molte, da altri lavori di ritrutturazione fino ad operazioni apparentemente più semplici ma comunque rischiose come la pulizia delle grondaie dalle foglie, l’installazione di una parabola o la manutenzione dell’impianto solare. Dopo devi smantellare il vecchio tetto asportando le tegole o i coppi, i materiali di isolamento e le travi deteriorate. Infine devi smaltire anche i pluviali.

Le tegole in buone condizioni le puoi riutilizzare e le travi in alcuni casi, se il loro stato è tutto sommato buono, possono essere sistemate. A questo punto devi procedere con l’impermeabilizzazione della parte superiore dell’edificio, eseguire poi l’isolamento termico usando materiali specifici come può essere il poliuretano espanso, eseguire la ventilazione, il montaggio delle nuove grondaie e la posa in opera delle tegole.

Le principali tipologie di lavori per il rifacimento tetto

Il lavoro più comune consiste nella sostituzione delle tegole danneggiate. Lo puoi fare solo per una questione estetica, scegliendo fra i tipi di tegole, oppure perché la copertura è effettivamente danneggiata. Soprattutto nel secondo caso è bene rivolgersi ad un professionista perché dietro quello che sembra un problema piccolo può nascondersi il bisogno di fare una ristrutturazione profonda.

Piuttosto richiesto anche il rifacimento del tetto in legno lamellare, una delle ristrutturazioni più comuni in quanto il legno è un materiale longevo, molto leggero e tra l’altro isola bene sia a livello termico che sotto il punto di vista acustico.

Il tetto in legno ha una resistenza meccanica tale che lo rende ottimo per esempio con il fine di costruire un tetto antisismico. Quando c’è un terremoto è la parte superiore dell’edificio a essere quella più sollecitata perché le onde sismiche si amplificano e vanno verso l’alto. Altro lavoro piuttosto richiesto è quello di realizzare un tetto fotovoltaico, permette di migliorare la classe energetica di una casa, producono infatti energia elettrica per l’autoconsumo.

Costi

Come abbiamo accennato all’inizio di questa guida, ristrutturare un tetto ha il suo costo. In linea generale si aggira fra i 150-200 euro al metro quadro. A questa cifra bisogna aggiungere una spesa tra i 70 e i 100 euro per l’isolamento termico.

Le spese però non finiscono qui. Per esempio ai costi appena visti vanno aggiunti quelli del noleggio della gru e dell’impalcatura e non è possibile escludere che durante i lavori venga rintracciata la presenta di materiali nocivi come l’eternit da smaltire, ancora una volta quindi è necessario procedere con lo smaltimento affidandosi a ditte specializzate.

Agevolazioni

La buona notizia è che puoi usufruire delle detrazioni previste dall’ecobonus. Per esempio lo puoi ottenere se cambi la guaina impermeabilizzante, se sostituisci le tegole con altre con una trasmittanza termica inferiore, se installi pannelli sandwich composti da uno strato in legno o uno in cemento (quindi impermeabilizzanti e isolanti) o se cambi il rivestimento esterno del tetto (vedi i materiali per rivestire il tetto).

E’ possibile accedere alla detrazione del 50% anche quando non sono classificati come lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria. In pratica puoi richiederlo se decidi di fare una copertura fotovoltaica, se hai bisogno di fare la bonifica dell’amianto o di aprire nuovi lucernari.

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