Il pilastro e altre colonne di sostegno
La stabilità di un edificio dipende dalla qualità dei suoi elementi strutturali verticali. Tra questi, pilastri e colonne di sostegno svolgono un ruolo essenziale nel distribuire i carichi statici e dinamici. I progettisti li impiegano per garantire resistenza, sicurezza e durabilità dell’opera. Le colonne sono anche strumenti espressivi, capaci di valorizzare il linguaggio architettonico attraverso stili, forme e materiali.
Dal punto di vista tecnico, le colonne sono elementi verticali portanti che trasferiscono i carichi sovrastanti verso le fondamenta. Quando assumono una sezione circolare, sono generalmente chiamate colonne; se hanno forma rettangolare, quadrata o poligonale, sono definiti pilastri. Oltre al ruolo portante, entrambi contribuiscono alla composizione visiva di facciate, porticati e ambienti interni.
L’Italia, con il suo patrimonio architettonico stratificato, rappresenta un contesto ideale per esplorare l’evoluzione e l’impiego di questi elementi. Da Roma antica fino all’architettura contemporanea, l’uso di pilastri e colonne ha seguito l’evoluzione delle tecniche costruttive, dei materiali e dei codici estetici.
Evoluzione storica dei sostegni verticali
L’impiego di colonne e pilastri ha radici profonde nella storia della costruzione. Ogni epoca ha interpretato questi elementi in modo funzionale ed estetico.
Colonne nell’architettura antica: Egitto, Grecia e Roma
Nell’antico Egitto, le colonne avevano funzione simbolica e strutturale. Molte tra le più celebri sono scolpite con motivi ispirati al papiro e al fiore di loto. In Grecia, i tre ordini classici – dorico, ionico e corinzio – hanno definito per secoli la grammatica della colonna, associandola a precisi codici estetici. I romani, eredi e innovatori, ne ampliarono l’uso in edifici civili e religiosi, impiegando il cemento per renderle più versatili e monumentali.
Pilastri nel Medioevo e nel Rinascimento
Nel periodo medievale, i pilastri assunsero forme più robuste e squadrate, adatte a sostenere le masse murarie di abbazie e cattedrali. L’architettura romanica e gotica fece largo uso di pilastri composti, spesso integrati in sistemi complessi di archi e volte. Durante il Rinascimento, con il recupero dell’antico, riemerse l’uso della colonna classica, ma i pilastri continuarono a essere impiegati in strutture portanti più nascoste.
Sviluppi moderni: dall’industrializzazione all’architettura contemporanea
Con la rivoluzione industriale, l’introduzione di acciaio e cemento armato rese possibile la realizzazione di colonne e pilastri molto più resistenti e snelli. L’architettura moderna, razionalista e funzionalista, ha spesso esaltato il pilastro come elemento essenziale, visibile e strutturalmente onesto. Oggi, la prefabbricazione e i materiali compositi permettono soluzioni più rapide e leggere, adattabili a una grande varietà di contesti.
Tipologie di colonne di sostegno
Le colonne si distinguono per forma, funzione, materiale e tecnica costruttiva. Queste varianti rispondono a esigenze estetiche e ingegneristiche precise.
Colonne doriche, ioniche e corinzie
Appartenenti all’architettura classica greco-romana, rappresentano tre modelli codificati: il dorico, essenziale e robusto; lo ionico, più slanciato e ornato con volute; il corinzio, riccamente decorato con motivi vegetali. Queste colonne hanno influenzato anche l’architettura rinascimentale e neoclassica.
Colonne lisce e scanalate
Le colonne lisce si trovano spesso nell’architettura moderna e minimalista, mentre quelle scanalate – solitamente con 24 scanalature verticali – sono tipiche delle epoche classiche, utilizzate per accentuarne la verticalità e la forma.
Colonne monolitiche e composte
Le monolitiche sono ricavate da un singolo blocco di materiale, molto comuni nell’antichità. Le colonne composte sono formate da diversi segmenti sovrapposti, come accade oggi nei sistemi prefabbricati o modulari.
Colonne in muratura, acciaio e cemento armato
La muratura è il materiale tradizionale per le colonne in edifici storici. L’acciaio ha permesso colonne snelle ad alta portanza. Il cemento armato, usato in maniera estensiva nel Novecento, garantisce robustezza e flessibilità progettuale.
Colonne prefabbricate e modulari
Sempre più diffuse nei cantieri contemporanei, grazie alla velocità di posa e alla possibilità di controllo qualitativo in stabilimento. I componenti prefabbricati riducono i tempi di costruzione fino al 30% rispetto ai metodi tradizionali.
Colonne decorative e strutturali
Alcune colonne svolgono esclusivamente una funzione estetica, altre sono portanti. Le soluzioni moderne spesso uniscono le due funzioni, rendendo la colonna parte attiva del linguaggio architettonico.
Materiali utilizzati per colonne
Ogni epoca ha privilegiato materiali diversi in base alla disponibilità, alla tecnologia costruttiva e alla cultura progettuale.
Pietra naturale e muratura tradizionale
Utilizzata fin dall’antichità, la pietra è resistente alla compressione ed esteticamente pregevole. Le murature tradizionali con mattoni pieni erano tipiche delle colonne interne delle abitazioni storiche.
Legno massello e lamellare
Il legno massello era frequente nelle strutture vernacolari e rurali. Oggi si preferisce il lamellare, che garantisce maggiore stabilità dimensionale e resistenza all’umidità.
Cemento armato e precompresso
Materiale principe dell’edilizia moderna, il calcestruzzo armato combina massa e duttilità. Il precompresso consente una resistenza maggiore e sezioni più snelle, particolarmente utili nelle grandi opere infrastrutturali.
Acciaio e leghe metalliche
L’acciaio è sinonimo di resistenza e snellezza. Le leghe metalliche sono usate in strutture leggere, come padiglioni e coperture temporanee, dove è richiesta una facile smontabilità.
Tecnologie moderne e materiali compositi
I materiali fibrorinforzati, come il CFRP (carbon fiber reinforced polymer), offrono alte prestazioni meccaniche e durabilità. Questi materiali sono sempre più usati nel recupero strutturale di edifici storici.
Esempi iconici e ispirazioni progettuali
Analizzare colonne e pilastri celebri aiuta a comprendere il loro valore simbolico e tecnico.
Colonne celebri nella storia dell’architettura
Il Colonnato di San Pietro a Roma o le colonne del Partenone sono esempi straordinari di integrazione tra funzione e monumentalità. Le colonne dell’Acropoli greca sono considerate tra le più perfette mai realizzate in termini proporzionali.
Pilastri moderni in architetture avveniristiche
L’uso dei pilastri in architetture come il Centre Pompidou di Parigi o l’Apple Park di Cupertino dimostra come l’elemento strutturale possa essere parte integrante della comunicazione architettonica.
Progetti innovativi e sperimentali
Numerosi studi contemporanei utilizzano colonne modulari con tecnologie parametriche per creare strutture flessibili. Tra questi, gli esperimenti di Zaha Hadid Architects e MAD Architects che combinano calcolo computazionale e ingegneria avanzata.