Architettura

Palazzina Cinese a Palermo: storia e architettura

La Palazzina Cinese, conosciuta anche come Real Casina Cinese, è uno dei luoghi più affascinanti di Palermo. Situata ai margini del Parco della Favorita, questa struttura unica nel suo genere combina stili architettonici differenti e racconta la storia di una città che ha accolto influenze culturali da tutto il mondo.

Costruita come rifugio reale durante un periodo turbolento, la Palazzina è oggi un simbolo dell’eclettismo e della raffinatezza che hanno caratterizzato l’epoca borbonica. Oltre alla sua straordinaria architettura, l’edificio colpisce per i suoi interni riccamente decorati e per soluzioni ingegneristiche che erano innovative per il tempo. Visitare la Palazzina significa immergersi in un luogo dove l’arte, la storia e la cultura si intrecciano, offrendo una prospettiva unica sulla Palermo di fine Settecento.

Origini e storia della Palazzina Cinese

Nel 1798, a causa dell’occupazione napoleonica, re Ferdinando III di Borbone si rifugiò a Palermo insieme alla sua famiglia. Cercando un luogo tranquillo e lontano dalla politica, il re scelse un’area nella Piana dei Colli, dove già esisteva una piccola costruzione in stile orientale, proprietà del barone Benedetto Lombardo della Scala. Affascinato dal fascino esotico della struttura, il re incaricò l’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia di ampliarla e trasformarla in una residenza reale. I lavori furono completati in pochi anni, mantenendo l’ispirazione orientale originale, ma integrandola con elementi neoclassici e pompeiani. La Palazzina Cinese divenne così il luogo prediletto per le attività private del re, come la caccia e le feste familiari, lontano dai fasti della corte napoletana.

Caratteristiche architettoniche

La struttura della Palazzina si distingue per la sua combinazione di stili architettonici. Il corpo principale ha una pianta quadrata e si sviluppa su tre livelli, con una copertura a pagoda sostenuta da un tamburo ottagonale. Le facciate presentano porticati con archi ogivali che richiamano l’arte orientale, mentre le scale elicoidali progettate da Giuseppe Patricolo, inserite in torrette laterali, aggiungono un ulteriore tocco distintivo. Ogni dettaglio architettonico riflette l’abilità di Marvuglia nel fondere influenze diverse, creando un edificio armonioso e suggestivo. La scelta di elementi decorativi come i tetti spioventi, le decorazioni geometriche e i colori vivaci rafforza il carattere esotico della struttura, rendendola un unicum nel panorama siciliano.

Gli interni: sale e decorazioni

Gli interni della Palazzina sono altrettanto straordinari e raccontano la passione per il lusso e la bellezza decorativa. Al piano terra si trovano la sala da ballo e la sala delle udienze, impreziosite dagli affreschi di Giuseppe Velasquez. Al primo piano si accede attraverso una scala esterna: qui si possono ammirare il salone dei ricevimenti, decorato con pannelli in stoffa dipinti a mano, e la sala da pranzo, dove spicca la famosa “tavola matematica”. Anche la camera da letto del re, con una volta ornata in stile orientale, dimostra l’attenzione ai dettagli e l’amore per l’arte. Gli appartamenti della regina Maria Carolina, situati al secondo piano, includono due salette di ricevimento, una camera da letto e uno spogliatoio, ognuno decorato con motivi floreali e arabeschi.

La tavola matematica e le innovazioni ingegneristiche

Una delle curiosità più note della Palazzina è la tavola matematica, un sistema meccanico progettato per consentire alla tavola da pranzo di essere sollevata dal piano inferiore, dove si trovavano le cucine. Questo meccanismo permetteva al re e ai suoi ospiti di mangiare senza essere disturbati dalla presenza della servitù. L’idea, attribuita a Marvuglia, era innovativa e rifletteva la ricerca di soluzioni pratiche e ingegnose. Questo dispositivo, che può essere considerato un precursore delle tecnologie moderne, sottolinea l’attenzione all’efficienza e alla discrezione che caratterizzava la vita di corte.

I giardini e il contesto esterno

Il retro della Palazzina è arricchito da giardini progettati con un gusto raffinato. Le quattro grandi aiuole a forma di labirinto, accompagnate da fontane e sculture decorative, offrono un’atmosfera suggestiva e rilassante. Questi spazi erano utilizzati per passeggiate e attività all’aperto, ma anche come parte integrante delle cerimonie e delle feste organizzate dalla famiglia reale. I giardini, perfettamente integrati con l’architettura dell’edificio, rappresentano un elemento fondamentale per comprendere il rapporto tra natura e cultura nell’estetica borbonica.

Informazioni utili per i visitatori

Oggi la Palazzina Cinese è aperta al pubblico ed è una delle attrazioni più visitate di Palermo. Gli orari di apertura sono dal martedì al sabato, con orari che variano tra la mattina e il pomeriggio, e l’ingresso ha un costo simbolico, rendendo questa esperienza accessibile a tutti. Il sito è spesso scelto per eventi culturali e visite guidate che approfondiscono i dettagli storici e artistici del luogo. Per chi desidera scoprire Palermo, la Palazzina è una tappa imprescindibile, facilmente raggiungibile e ben collegata ai principali punti di interesse della città.

Di tato grassoOpera propria (personal work), CC BY-SA 3.0, Collegamento.

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