Gli italiani e la casa: i trend post pandemia

La pandemia è, per fortuna, parte del nostro passato. Lo è a livello istituzionale e di numeri perché, se si guarda all’impatto che ha avuto sulla quotidianità, sono stati numerosi i cambiamenti. Alcuni di questi, hanno riguardato il modo di vivere il rapporto con la casa. Quali sono i trend che, dopo aver iniziato a delinearsi durante il periodo dell’emergenza sanitaria, sono entrati a far parte delle nostre giornate? Scopriamone assieme alcuni.

Casa, la culla degli hobby

Parlare di casa vuol dire, al giorno d’oggi, chiamare in causa il luogo dove si vivono le passioni e gli hobby. Come evidenziato da un sondaggio di Changes Unipol (vedi pdf), condotto da Ipsos e con risultati resi noti alla fine del 2022, sono sempre di più le persone che tendono a vivere i loro spazi domestici mettendo in primo piano l’approccio sopra citato che, cosa molto interessante, ha guadagnato terreno rispetto ai momenti di convivialità.

La casa è ormai vista come il luogo dove coltivarsi, dove costruire, mattoncino dopo mattoncino, la propria serenità, a prescindere dalle relazioni con gli altri.

Voglia di sostenibilità

L’indagine sopra menzionata ha scattato un’istantanea che mette in evidenza anche un altro aspetto: la voglia di sostenibilità. Sono numerosi gli italiani che hanno espresso il desiderio di trasferirsi in una casa in classe energetica A, caratterizzata da standard energetici ottimali e immersa nel verde. Entrando nel vivo dei dati, circa il 29% delle persone intervistate ha ipotizzato di cambiare casa nel giro di un biennio. Solo il 6%, però, ha specificato che lo farà certamente. I desideri, infatti, devono fare i conti con una contingenza economica non semplicissima.

L’inflazione ha portato a un’impennata dei prezzi degli immobili al metro quadro, soprattutto nelle grandi città. Come naturale reazione al trend inflattivo, la BCE ha aumentato i tassi dei mutui. Il risultato è che molte persone hanno rimandato la decisione di acquisto. Se poi si considera il fatto che, percentuali alla mano, dal punto di vista dell’efficienza energetica l’Italia è caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici non adeguati, è facile scoraggiarsi.

Non è il caso di farlo in quanto, al giorno d’oggi, esistono diversi mezzi per aumentare le chance di trovare l’immobile giusto per le proprie esigenze. Il web offre numerose risorse preziose in questi frangenti. Un esempio? Il portale immobiliare Immobili Ovunque, online dal 2018 e caratterizzato, da sempre, dalla presenza esclusiva di annunci selezionati, redatti e pubblicati da agenzie immobiliari qualificate.

Bellezza e funzionalità

In casa, non solo per lavoro, si passa molto più tempo rispetto al passato. Questo è il motivo per cui, come evidenziato dall’indagine sopra menzionata, tantissime persone si impegnano per rendere i propri interni domestici più belli e funzionali.

Il sondaggio Changes Unipol ci regala uno spaccato degno di nota. Circa il 32% degli intervistati ha affermato di aver sostituito un elettrodomestico nel corso dell’ultimo anno, e il 23 di avere intenzione di farlo a breve.

Il 18%, invece, ha specificato di aver apportato dei cambiamenti nell’arredamento, mentre il 17 di aver dato il via a dei veri e propri lavori di ristrutturazione (con i bonus istituzionali che permettono di scaricare dall’imponibile Irpef gran parte della spesa, la scelta in questione si rivela meno onerosa economicamente).

Le scelte della generazione Z

Degne di nota, infine, sono le risposte dei più giovani. Gli appartenenti alla generazione Z, sia per il reddito minore a disposizione sia per la maggior liquidità nel lavoro e nelle relazioni, vivono la casa prediligendo, rispetto all’acquisto, altre opzioni.

Qualche esempio? L’affitto, i residence e la formula del co-living. Nei casi in cui palesano l’intenzione di cambiare casa, esattamente come gli intervistati di età più avanzate mettono in cima alla lista dei criteri il prezzo. In seconda posizione troviamo la zona e in terza, invece, la luminosità.

Le preferenze dei boomers

Se, come abbiamo appena visto, la ricerca Changes Unipol ha fornito il quadro di una generazione Z spesso poco propensa all’acquisto, questo non vale per i nati negli anni del baby boom. Questo cluster di utenza, ormai nella terza età, preferisce acquistare e, in generale, tende a prediligere soluzioni fuori città.

Acquisto immobiliare, la scelta principale

Nonostante l’emergere di varie opzioni, tra cui il già citato co-living, l’acquisto della casa per sé o per i propri familiari rimane la principale opzione scelta dagli italiani per quanto riguarda il luogo dove vivere. Nelle grandi città in particolare si concentra l’attenzione di chi vuole diventare proprietario immobiliare.

Milano è in testa con i suoi prezzi sempre più alti. Come recentemente evidenziato dal Corriere della Sera, a causa di diversi fattori che comprendono, per esempio, la scarsità di offerta, dal 2019 ad oggi sono aumentate notevolmente le quotazioni delle nuove costruzioni in zone che, un tempo, erano periferiche e degradate (e oggi sono perfettamente gentrificate).

Qualche esempio? Via Padova, una delle strade simbolo del quartiere NoLo, con un incremento del 45% e oltre. Clamorosi i numeri della zona Pasteur, con una crescita pari all’80%.

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