Estate torrida: è ancora possibile usufruire del Bonus condizionatori?

Sembra che il 2022 stia per entrare di diritto nella classifica delle estati roventi, come quelle del 2017, 2019 e soprattutto del 2003. Le temperature sono infatti alle stelle e hanno superato anche di +3° le medie climatiche, senza accenni di tregua, complici i venti caldi nord africani che soffiano ondate di caldo bollente.

A maggior ragione, i condizionatori sono quindi molto utili per affrontare le giornate torride che l’anticiclone africano ci sta regalando in quest’estate 2022. L’utilizzo del climatizzatore per rinfrescare e deumidificare l’ambiente si sta infatti rivelando quasi indispensabile per affrontare il caldo e prevenire i colpi di calore, non solo per i soggetti più a rischio, ma per tutti.

Siamo ancora in tempo, quindi, per pensare ad un impianto di aria condizionata, approfittando del bonus condizionatori, riconfermato dalla legge di bilancio 2022, e destinato alle famiglie ed alle aziende (anche senza ristrutturazione straordinaria).

Bonus condizionatori: 50, 65 o 110%?

Acquistando un condizionatore, ad alta efficienza e risparmio energetico, è possibile ottenere:

  • 50% per l’acquisto del climatizzatore, almeno in classe A+;
  • 65% per impianti d’aria condizionata con pompa di calore, nel caso in cui sia in sostituzione di un apparecchio obsoleto e sia l’unica fonte di riscaldamento;
  • 110% per il condizionatore, ma solo associato ad interventi strutturali e trainanti che garantiscano il miglioramento effettivo di due classi energetiche dell’edificio.

Non bisogna però dimenticare che la detrazione spettante di diritto al condizionatore è quella al 50% e le altre due comportano sempre degli adempimenti tecnici/burocratici ulteriori (e non sempre fattibili).

Il bonus al 50%, relativo alle ristrutturazioni ordinarie, è molto semplice da ottenere perché: non ha limiti ISEE, non comporta una pratica di ristrutturazione edilizia ed è concesso sia per nuove installazioni che per aggiornamento di impianti pre-esistenti.

Come si incassa l’agevolazione?

Il bonus condizionatore è incassabile in autonomia in 10 anni come detrazione d’imposta IRPEF o IRES, oppure tramite le formule di cessione del credito introdotte dal Decreto Rilancio. È possibile infatti cedere il proprio credito ad istituti di credito, come se fosse un prestito, oppure acquistare i condizionatori con sconto in fattura diretto da parte dell’installatore.

Alcune aziende, come la piemontese Custom Sales, consentono infatti ai clienti di detrarre il 50% o l’Ecobonus 65% direttamente come sconto in fattura, recuperandolo poi a loro volta come credito d’imposta: per far questo è necessario che l’azienda abbia le garanzie e la capienza fiscale per applicare lo sconto e cedere il credito acquisito. A questa pagina è possibile approfondire l’argomento: https://customsales.it/sconto-in-fattura-condizionatori/.

Tuttavia non tutte le aziende riescono ad offrire lo sconto in fattura, soprattutto dopo l’aumento dei costi di cessione che tutte le banche applicheranno prossimamente (luglio 2022), come evidenziato in un recente articolo di Repubblica.

In ogni caso è sempre possibile acquistare un condizionatore senza cessione: questo vuol dire che, una volta acquistato un bene senza cessione del credito, il cliente dovrà, per conto proprio, provvedere alle pratiche per detrarre in 10 anni il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi.

Se il contribuente ha la capienza fiscale per farlo, cioè ha abbastanza tasse da pagare per scalare 1/10 del costo del condizionatore ogni anno, è sicuramente una soluzione conveniente, anche se non immediata.

Perché comprare un condizionatore?

Il climatizzatore è molto utile non solo d’estate, ma anche d’inverno per riscaldare la casa (ad esempio prima dell’accensione dei riscaldamenti condominiali).

Un’altra sua peculiarità è il fatto che deumidifica l’aria, diminuendo la percezione del caldo e mantenendo omogeneo il livello di umidità in casa. Inoltre sono molti i modelli di condizionatore che offrono la sanificazione, eliminando polvere, cattivi odori e batteri, e mantenendo alta la qualità dell’aria che è quindi molto più salubre.

Alcuni hanno delle funzionalità che trattano l’aria con veri e propri purificatori elettronici o ionizzatori che migliorano sensibilmente l’aria anche in presenza di bambini, soggetti fragili ed allergici.

Come scegliere il condizionatore? Quali beneficiano delle agevolazioni fiscali?

I condizionatori ad alta efficienza energetica, almeno in classe A+, hanno tutti potenzialmente diritto allo sconto in fattura, della detrazione in dichiarazione dei redditi o della cessione del credito.

Quando ci si trova davanti all’acquisto, superato il primo scoglio della scelta climatizzatore fisso o portatile, ci si può concentrare sulle caratteristiche tecniche che possono davvero fare la differenza.

Ad esempio i nuovi condizionatori sono normalmente a tecnologia inverter, cioè modulano la potenza e riducono i continui cicli di accensione /spegnimento, permettendo di risparmiare sino al 30% rispetto ai condizionatori vecchio stile on/off.

Sull’etichetta energetica del modello prescelto è inoltre importante verificare la potenza sonora dell’unità interna, un valore che esprime la rumorosità del condizionatore espressa in db (Decibel), ma anche la rumorosità delle unità esterne, specie se si abita in condominio. Per leggere meglio l’etichetta, consigliamo l’approfondimento a cura dell’ENEA a questo link.

Alcuni modelli poi, come il Samsung WindFree™, evitano il getto d’aria diretto e diffondono l’aria ad una velocità inferiore a 0.15 m/s (aria ferma) attraverso migliaia di microfori posti sulla superficie dell’unità a parete o cassette a 1 o 4 vie.

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