Impianti casa

Come installare un ascensore nelle case di ringhiera: guida pratica

Le case di ringhiera sono un patrimonio architettonico tipico di molte città italiane, famose grazie ai loro cortili interni e ballatoi che collegano i vari appartamenti. Sebbene molto affascinanti, queste abitazioni spesso presentano problemi di accessibilità, specialmente per persone anziane o con mobilità ridotta. Installare un ascensore in una casa di ringhiera è una buona idea per migliorare significativamente la qualità della vita degli abitanti, aumentare il valore dell’immobile e preservare la vivibilità nel tempo.

Ma come si procede? La nostra redazione ha approfondito il tema consultando Zannino Ascensori, azienda leader nella vendita e installazione di ascensori, per offrirvi una guida dettagliata.

Verificare la fattibilità tecnica e normativa

Ogni progetto parte da un’analisi tecnica e normativa accurata. È essenziale comprendere le caratteristiche strutturali dell’edificio e i vincoli urbanistici prima di pensare a quale tipo di ascensore installare. In molti casi è possibile intervenire, ma serve uno studio approfondito.

Analisi dello spazio disponibile

Le case di ringhiera hanno spesso cortili interni molto stretti, scale condivise anguste e accessi limitati. Occorre valutare se sia possibile inserire un impianto:

  • nel cortile interno, senza compromettere l’illuminazione o la ventilazione

  • su una facciata esterna, tramite una struttura autoportante

  • all’interno del vano scala, se c’è spazio sufficiente

Soluzioni leggere e trasparenti, come gli ascensori in vetro, sono spesso preferite per integrarsi visivamente con il contesto architettonico.

Normative e autorizzazioni

L’intervento deve rispettare le norme edilizie locali e nazionali. È importante verificare:

  • l’eventuale vincolo architettonico o paesaggistico dell’edificio

  • la necessità di CILA o SCIA per procedere con i lavori

  • le disposizioni in materia di abbattimento delle barriere architettoniche

In presenza di immobili vincolati, è fondamentale acquisire l’autorizzazione della Soprintendenza.

Coinvolgere i condòmini e pianificare il budget

Installare un ascensore comporta una serie di adempimenti condominiali e una corretta pianificazione economica. La partecipazione attiva dei condòmini è un passaggio chiave per l’approvazione e la riuscita del progetto.

Approvazione assembleare

In ambito condominiale, l’installazione va approvata in assemblea. Se l’intervento è finalizzato all’accessibilità, può bastare la maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno un terzo dei millesimi. Questo facilita le decisioni anche in presenza di un numero ridotto di proprietari favorevoli.

Costi e suddivisione delle spese

I costi dipendono da molte variabili: dimensioni dell’impianto, numero di fermate, opere murarie necessarie. Le spese possono essere suddivise tra i condòmini in base all’uso o ai millesimi. È consigliabile presentare:

  • un progetto tecnico dettagliato

  • un piano di spesa chiaro e documentato

  • i vantaggi attesi, anche per chi vive ai piani bassi

Scegliere la tipologia di ascensore

La scelta dell’impianto dipende dallo spazio disponibile, dal numero di piani e dal contesto architettonico. Non esiste una soluzione unica per tutte le case di ringhiera, ma alcune tipologie si prestano meglio di altre.

Soluzioni adatte agli spazi ridotti

Tra le più diffuse troviamo:

  • Ascensori a fune: compatti, silenziosi, ideali per edifici più alti

  • Ascensori idraulici: meno profondi in fossa, adatti a edifici bassi

  • Mini ascensori: ottimi per due o tre piani, con bassi consumi energetici

  • Ascensori panoramici: con struttura trasparente per un impatto estetico minimo

La scelta deve tenere conto anche della possibilità di accedere a bonus fiscali.

Agevolazioni fiscali e incentivi

Installare un ascensore in una casa di ringhiera può beneficiare di importanti detrazioni fiscali, previste per gli interventi finalizzati all’accessibilità e al recupero edilizio. Conoscere le opzioni disponibili permette di risparmiare fino a migliaia di euro.

Nel caso in cui si decida di installare un ascensore, è bene essere consapevoli della possibilità di accedere a incentivi e sgravi fiscali. Nello specifico, questa tipologia di interventi rientra nel Bonus Barriere Architettoniche o nel Bonus Ristrutturazioni.

Le detrazioni previste

  • Bonus barriere architettoniche: detrazione del 75% su una spesa massima di 50.000 euro

  • Bonus ristrutturazioni: detrazione del 50% su spese fino a 96.000 euro per unità abitativa

  • IVA agevolata al 4% se l’intervento è destinato a soggetti con disabilità riconosciuta

Per ottenere i benefici fiscali è obbligatorio rispettare requisiti tecnici e documentali precisi, come pagamenti tracciabili, relazione tecnica e comunicazione all’ENEA, ove prevista.

Le fasi operative del progetto

L’installazione di un ascensore segue un iter tecnico e amministrativo ben definito. Ogni fase deve essere curata per evitare problemi burocratici o tecnici in corso d’opera.

  1. Sopralluogo tecnico con analisi strutturale dell’edificio

  2. Progetto ingegneristico e architettonico, con relazioni e disegni

  3. Raccolta delle autorizzazioni, condominiali e comunali

  4. Installazione dell’impianto e collaudo funzionale

  5. Servizio di manutenzione periodica e assistenza

Una gestione professionale del progetto garantisce tempi certi, costi sotto controllo e sicurezza per tutti i residenti.

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