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Come eliminare le acque reflue se non c’è la rete fognaria

Se vuoi costruire una casa su un terreno che non è collegato alla rete fognaria, il problema dell’eliminazione delle acque reflue può essere risolto con la costruzione di una fossa biologica.

Questa situazione si presenta sopratutto in campagna o comunque in una zona isolata, perché la distanza dal sistema fognario della città è tale da rendere molto costoso il collegamento, oltre che in alcuni casi tecnicamente impossibile da realizzare. La fossa biologica o settica, svolge le stesse funzioni di una fognatura, e necessita di un’adeguata manutenzione per il suo corretto funzionamento.

Cos’è la fossa biologica e a cosa serve

La fossa biologica è una fossa interrata al cui interno si depositano tutti i rifiuti liquidi e solidi delle persone che arrivano dal bagno e dalla cucina. Si parla quindi delle note acque nere, nonché i liquami del WC e le acque grigie. La fossa biologica non raccoglie invece l’acqua piovana.

E’ strutturata come una vasca in calcestruzzo da installare a una profondità di almeno 1,2 metri. Sulla parte superiore è presente una botola per poter eseguire delle regolari e periodiche manutenzioni. Viene collegata a due tubi, uno è di mandata e riceve le acque nere e grigie, l’altro è di uscita e si occupa di portare l’acqua chiarificata all’esterno.

La fossa biologica deve trovarsi almeno a 1 metro di distanza dalle fondazioni dell’abitazione e obbligatoriamente deve trovarsi nella zona esterna. Infatti se fosse situata all’interno e servisse condurre un’ispezione per cercare un intasamento si dovrebbe spaccare tutto il pavimento dell’abitazione.

Due tipologie di fosse biologiche

Le fosse biologiche normalmente vengono installate nelle zone dove l’allaccio alla rete fognaria pubblica non è possibile. Però come puoi leggere in questa parte dell’articolo esistono due tipi diversi di fosse biologiche.

Fossa settica standard

La fossa settica standard è composta da tre sezioni diverse e sovrapposte tra loro. Nella parte superiore si accumulano i fanghi leggeri, in quella centrale avviene la loro depurazione parziale affinché le acque vengano spinte verso l’esterno. Il compartimento situato nella parte più bassa è quello dei fanghi pesanti e periodicamente deve essere pulito al fine di eliminarli e smaltirli.

Non bisogna confondere la fossa biologica con il pozzo nero che è destinato a raccogliere i liquidi senza convogliarli verso una destinazione ed è dotato solo di un tubo di entrata e non uno di uscita. Nel caso della fossa biologica standard c’è uno scarico per sfioramento e le acque nere vengono portate fuori nella parte opposta dalle quali sono entrate.

Fossa biologica Imhoff

La seconda tipologia di fossa biologica è quella nota come Imhoff. Permette la dispersione dei liquami nel terreno senza bisogno di appoggiarsi alla rete fognaria. Questo significa che le acque reflue vengono disperse nel sottosuolo dopo essere state depurate attraverso la digestione anaerobica e drenate nel terreno.

Questo procedimento si chiama sistema di subirrigazione. Sono presenti due sezioni separate e posizionate una sopra l’altra. Quella posizionata nella parte inferiore serve per la fermentazione batterica dei vari fanghi (come avviene con i batteri per proteggere il raccolto), quella superiore invece è per la sedimentazione.

Tale scelta è stata adottata per evitare che ci siano intasamenti. Per evitare che fuoriescono i liquami viene interrata in un terreno piano e sopra un letto di sabbia. Deve essere almeno a 1 o 2 metri di distanza dall’edificio e lontana almeno 10 metri da altri pozzi o serbatoi di acqua potabile.

Come fare la manutenzione della fossa biologica

Affinché la fossa biologica funzioni correttamente e abbia una buona durata è fondamentale eseguire regolarmente la sua manutenzione e sopratuttoagire con tempestività quando si presenta un problema. Come scritto da uno dei servizi di autospurgo più conosciuti della Capitale sul suo sito https://www.idraulicoromaeprovincia.it/servizi/autospurgo-roma/, anche poche ore di attesa oltre il dovuto potrebbero provocare un peggioramento della situazione.

La manutenzione andrebbe fatta almeno una volta all’anno sia per una questione di igiene sia per prolungare la sua vita. Inizialmente è necessario svuotare la fossa per aspirare i fanghi solidi che verranno versati in una discarica autorizzata e successivamente è necessario lavare e disincrostare sia la fossa che le tubature.

Conclusioni

Se hai bisogno d’installare una fossa biologica devi seguire un iter ben preciso, che deve rispettare i regolamenti comunali e tutte le norme igienico sanitarie. Dopo è necessario inviare una richiesta di autorizzazione per lo scarico (vedi qui approfondimento) e attendere la relazione del geologo con i disegni e le varie valutazioni tecniche relative alla natura del terreno dove verrà installato l’impianto. Alcuni esperti valuteranno la dimensione della fossa biologica in base al volume dei liquami prodotti, che dipende dal numero dei componenti della famiglia.

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