Cariatidi, statue a sostegno di architrave

Le cariatidi sono sculture femminili, con la funzione di colonna, che spesso si vedono nelle rovine delle costruzione greche o nei vecchi edifici. Sono statue messe a sostegno degli architravi, chiamate anche canèfore. Esistono anche in versione al maschile, con le sculture a colonna che prendono il nome di atlante o telamone.

Le cariatidi nella storia

In greco la parola cariatide significa “donna di Kyria”, ovvero rappresentante femminile della città greca del Peloponneso che diventò schiava dopo la sconfitta della città. Le cariatidi poterono continuare ad avvalersi del titolo di matrone e mantenere le loro abitudini. Fu l’architetto romano Vitruvio, studiando l’architettura greca del V secolo a.C., a spiegare la loro storia. Esse furono raffigurate nell’edificio più famoso di Atene, l’Eretteo, situato sull’Acropoli. Si presume che furono collocate a sostegno dell’edificio, che reggono con la testa, per simboleggiare la punizione subita per aver aiutato i popoli persiani.

Questa teoria è abbastanza condivisa, anche se le cariatidi furono rappresentate già prima che ci furono i conflitti tra le popolazioni greche e persiane. Esiste un’altra spiegazione, più romantica, circa il loro utilizzo. Secondo alcuni sono statue a sostegno di architrave poste nell’Eretteo che raffigurano le korai. Erano donne giovani, rappresentate nel momento della loro fanciullezza.

Le cariatidi più conosciute sono certamente quelle del tempio ionico dell’Acropoli ateniese ma molte altre sono state le copie realizzate. Esempi di cariatidi si trovano a Villa Adriana e nel primo Pantheon augusteo. Servirono anche per realizzare l’attico dei portici del Foro di Augusto. Anche in altri periodi storici le cariatidi vennero messe a sostegno degli architravi. Nell’età romanica furono impiegate per il Duomo di Modena mentre in quello rinascimentale abbellirono il ninfeo di Villa Giulia, voluto da Papa Giulio III. Nei secoli successivi, in particolare nel periodo neoclassico, le cariatidi servirono per sostenere e decorare edifici pubblici e privati.

Come erano utilizzare la cariatidi

La funzione primaria delle cariatidi, sia nell’arte romana che poi in quella rinascimentale, è principalmente quella di sorreggere e sostenere l’architrave. Per questo venivano utilizzate al posto delle colonne e delle parastre. Meno significativa la funzione decorativa, anche se la bellezza di tali opere rendeva l’edificio più maestoso e sontuoso. Spesso il sostegno era dato oltre che dalla testa anche da braccia o mani.

Le cariatidi erano imponenti ed avevano un’altezza che si aggirava tra i 2 e i 3 metri. I loro abiti erano drappeggiati ed avevano in genere una gamba a riposo. L’idea era quella di una figura femminile robusta e forte, completata da un capitello ionico senza volute. L’armonia di queste opere scultoree dallo sguardo sereno e pacato regalava una sensazione di pace e allo stesso tempo di magnificenza.

Esse furono impiegate anche nell’architettura egiziana dove erano poste accanto ai pilastri. Qui non svolgevano una funzione portante ma arricchivano l’edificio. Sempre addossate ai pilastri si ritrovano le cariatidi anche nell’architettura orientale. Ai tempi degli Etruschi erano invece realizzate in materiali diversi, come la terracotta e il bronzo.

Le cariatidi nell’arredamento odierno

Difficilmente oggi vengono inseriti cariatidi, telamoni o anche stilofori, cioè portatori di colonne, in abitazioni private. E’ un genere che non appartiene agli stili architettonici attuali e moderni. Nulla vieta però di impreziosire le case con elementi di questo tipo, in particolare se si vuole ottenere uno stile classicheggiante.

Molto più facile vedere in alcuni giardini e in qualche abitazione delle statue in stile classico o neoclassico, che interpretano il gusto di chi ama riprodurre l’arte suddetta. Non è insolito sistemare all’aperto statue greche o romane, ovviamente riprodotte, che rappresentano donne con un’anfora o il dio Nettuno. In casa invece si predilige esporre dei busti di dee o eroi greci, anche se non manca chi ama circondarsi di vere e proprie statue.

L’arredamento che meglio accoglie questo tipo di elementi decorativi è quello barocco o romantico, dove le finiture sono in marmo. Statue, busti e sculture si possono trovare sia nei negozi di arredo casa e giardino che nei siti internet. La scelta spazia tra oggetti che si possono collocare sia in un arredamento moderno che classico.

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