Bonus efficientamento energetico 2023: come muoversi per ristrutturare la propria casa

Con la recente Legge di Bilancio depositata al termine dell’anno 2022, il Governo ha rivisitato in modo notevole alcuni bonus messi in campo in precedenza per l’efficientamento energetico, in particolar modo il famoso Bonus 110% che è stato portato al 90%.

La buona notizia è che è tornato ad essere disponibile anche per le abitazioni indipendenti e unifamiliari, ma al contempo risulta essere leggermente meno vantaggioso della versione precedente.

Per fare un po’ di chiarezza vedremo nelle prossime righe del nostro articolo alcuni consigli utili che potrete sfruttare a vostro favore per ristrutturare casa in ottica di efficientamento energetico in modo da riuscire a svolgere i lavori in modo agevole.

Come accedere al bonus 110% nel 2023?

Purtroppo dal primo gennaio 2023 il bonus è stato ridimensionato al 90% e non è più possibile ottenere la detrazione e lo sconto in fattura per i lavori svolti come avveniva in precedenza.

Esistono però alcuni casi che rendono possibile l’utilizzo dell’incentivo massimo al 110% in cui un cittadino potrebbe ancora rientrare nel caso in cui sia riuscito a presentare in tempo la documentazione.

Nel caso di condomini è possibile svolgere i lavori di efficientamento energetico con detrazione al 110% solamente nel caso in cui sia stata presentata la CILA entro il 31/12/2022 e i lavori siano stati deliberati alla data del 18 novembre 2022 o precedentemente.

Se invece parliamo di una villetta unifamiliare, è possibile sfruttare la detrazione al 110% solo nel caso in cui sia stato eseguito almeno il 30% dei lavori a progetto entro il 30 settembre 2022 e solamente per le spese che verranno sostenute entro il 31/03/2023.

In tutti gli altri casi non è più possibile usufruire della detrazione in questione e se si vogliono eseguire dei lavori di ristrutturazione con relativo efficientamento energetico l’incentivo attuale è quello del 90%, come descritto nel paragrafo successivo.

Bonus 110% portato al 90%: quali sono le differenze?

Il grande cambiamento di cui si è discusso a lungo riguarda la percentuale di quanto si possa detrarre dalle imposte per i 10 anni successivi agli interventi di riqualificazione energetica.

Se fino al 2022 era possibile portare in detrazione il 110% dell’importo speso ed affidarsi ad un’azienda contractor per la cessione del credito alla banca, oggi invece vedremo detratto il 90% dell’investimento sostenuto, con il 10% rimanente che rimarrà a carico del richiedente delle opere.

Inoltre da alcuni mesi i principali istituti di credito hanno smesso di accettare l’incasso di crediti di imposta in cambio di liquidità immediata e i pochi che ancora mettono in atto questa pratica lo fanno con tassi davvero elevati.

Ricordiamo però che il cambiamento è solamente relativo all’importo detraibile dalle proprie imposte e rimangono quindi invariati i requisiti dei lavori. È quindi possibile installare impianti fotovoltaici o solari termici, caldaie ibride, cappotti termici isolanti ed infissi solamente nel caso in cui l’immobile subisca un salto in avanti di almeno 2 classi energetiche.

Come si può ristrutturare casa nel 2023 ed efficientarla a livello energetico?

A questo punto possiamo notare che risulta molto difficile affidarsi ad una tradizionale azienda contractor per l’esecuzione dei lavori (che prima erano a costo zero) in quanto la somma tra il compenso dell’azienda contractor, il tasso di cessione del credito all’istituto bancario e la percentuale a carico del richiedente rendono sconveniente questo tipo di procedura.

È possibile però sfruttare alcuni incentivi per opere minori, come ad esempio la sostituzione della caldaia e l’implementazione di pannelli fotovoltaici, che possono essere portati in detrazione con percentuali del 50, 60 e 75%.

Se volete invece ottenere un lavoro di riqualificazione energetica completo e al contempo ristrutturare la vostra abitazione che magari potrebbe essere di costruzione ormai antiquata dovreste affidarvi ad un’azienda edile, evitando di cadere nelle truffe che negli ultimi tempi sono diventate il bersaglio del noto programma televisivo Striscia la Notizia.

A tal proposito potrebbe essere una buona opzione richiedere alcuni preventivi a diversi costruttori per le opere di ristrutturazione e riqualificazione energetica e per questo motivo ci sentiamo di suggerirvi, nel caso abitiate a Roma e dintorni, di visitare il sito web edilnet.it. Su questo sito potrete ottenere riferimenti e preventivi da ogni impresa edile a Roma, in modo che possiate scegliere con cura chi eseguirà i lavori presso la vostra abitazione.

Nel caso abbiate carenza di liquidità e non possiate più aspettare per ristrutturare casa potrete sempre richiedere un finanziamento apposito presso il vostro istituto di credito di fiducia, eseguire i lavori e portarli in detrazione, rientrando così in modo sostenibile degli importi che avrete speso.

Attenzione alla Direttiva Casa Green

In conclusione ricordiamo che la ristrutturazione di una casa unifamiliare o un condominio resta sempre un argomento di forte attualità, specialmente in questo momento dove è stata emanata la Direttiva Casa Green a livello europeo, che prevede che entro il 2030 tutti gli edifici dovranno raggiungere almeno la classe energetica di livello E.

Il Governo sta lavorando attentamente sulla questione, in quanto potrebbe essere molto complesso e dispendioso per i cittadini in questo momento di forte crisi economica.

Sui giornali si legge che a partire da tale data non sarò più possibile affittare o vendere immobili di classe energetica inferiore a quella menzionata, ma per il momento non c’è ancora nulla di ufficiale. Proprio per questo motivo è una buona idea monitorare la questione e iniziare a muoversi per programmare la ristrutturazione della propria casa nel caso sia di costruzione obsoleta.

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