Arco a tutto sesto: la tipologia di arco più conosciuta

L’arco a tutto sesto è un arco caratterizzato da una volta a semicerchio la cui misura è di 180°. Chiamato anche arco semicircolare o arco a pieno centro, nell’antichità veniva realizzato con cunei disposti in sequenza in pieta, mattone o adobe.

Furono i Romani a promuovere un largo impiego dell’arco a tutto sesto ed anche di altri tipi di arco. Anche se non lo inventarono loro, lo utilizzarono in maniera diversa, anche in successione come vediamo ancora oggi nei loro acquedotti.

L’arco a tutto sesto è la tipologia di arco più semplice, utilizzato per costruire le volte a botte. In questa costruzione architettonica il centro in cui confluiscono i giunti è sulla linea dove terminano i sostegni e comincia l’arco.

L’arco a tutto sesto nella storia

Gli inventori dell’arco furono gli Etruschi ma anche i popoli mesopotamici come i Sumeri utilizzarono questo elemento strutturale per dare vita a nuove costruzioni. Ne fecero però un uso parziale rispetto alle ampie potenzialità che l’arco sviluppò con i Romani.

L’arco venne adoperato in un modo nuovo dall’architettura romana per essere posto come elemento decorativo agli incroci di strade, per edificare abitazioni civili ed anche per motivi celebrativi.

La sua bellezza è data dalla sospensione sullo spazio vuoto con il solo appoggio su due piedritti. Dai Romani in poi l’arco ha fatto parte del mondo architettonico fino all’Ottocento. In particolare quello a tutto sesto venne utilizzato sia per rispondere a canoni estetici che pratici.

Oltre agli acquedotti fu impiegato per realizzare anfiteatri come il Colosseo, ponti e archi di trionfo. Gli archi a tutto sesto più famosi sono l’Arco di Trionfo a Parigi, quello di Costantino a Roma e la porta di Ishtar, che era l’ottavo ingresso della città interna di Babilonia.

Come si realizza un arco a tutto sesto

Sesto in latino significa compasso e l’arco che riprende quel nome è quello che disegna un perfetto semicerchio. E’ uno degli archi più diffusi e conosciuti, ritenuto anche uno dei più antichi. Gli archeologi ritengono che quello rinvenuto vicino a Ur, l’arco a tutto sesto di E Dublal-Mah, sia in assoluto il più antico. Inoltre è il primo ad essere rinvenuto fuori terra e sopra la facciata di una costruzione.

Quella a tutto sesto è la tipologia di arco più facile da realizzare, che va ad appoggiare sulle strutture di sostegno dove comincia l’arco stesso. Il suo peso e quello degli altri elementi che sorregge viene così distribuito sulle basi di appoggio, che necessariamente devono essere robuste e solide. In pratica tutti i punti che compongono l’arco a tutto sesto lavorano in compressione.

I Romani probabilmente hanno scelto di utilizzare l’arco al posto del sistema trilitico per questione di praticità. E risultava anche più economico servirsi degli archi visto che utilizzavano il laterizio e non dovevano ricorrere a dei grandi monoliti per l’architrave.

Il classicismo prevedeva che l’arco non poggiasse mai sulle colonne, fu soltanto dopo la fine dell’impero che si cominciarono a costruire archi anche sui capitelli delle colonne, come testimonia quello presente nella basilica di Santa Sabina a Roma.

Anche nel periodo medievale l’arco a tutto sesto trovò largo impiego, andando ad abbellire chiese, archi trionfali, chiostri e cattedrali. Durante il Rinascimento l’arco a tutto sesto ritrovò la sua funzione estetica e molti artisti del tempo, come Filippo Brunelleschi, lo utilizzarono insieme al sistema del trilitico greco.

Varianti dell’arco a tutto sesto

Oltre alla versione basica che abbiamo descritto esistono altre tre tipologie di arco a tutto sesto, l’arco parabolico, quello ribassato e quello rialzato. Il primo era in uso tra gli Ittiti e venne poi nuovamente rivalutato da Gaudì.

L’arco ribassato ha il centro più in basso rispetto alla linea d’imposta e la sua forma non è quella di un semicerchio completo. Invece l’arco rialzato è un elemento strutturale più grande, tipico dell’arte preromanica, nello specifico molto utilizzato dall’architettura asturiana. In questo caso sopra la linea d’imposta vengono collocati alcuni piedritti.

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